Nel suo intervento, Marco Bellezza ha illustrato il ruolo giocato dalle infrastrutture digitali nello sviluppo dei progetti di smart city e analizzato i principali piani di intervento pubblico in infrastrutture digitali con un focus particolare sugli interventi ricompresi nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

 Marco Bellezza, qual è il ruolo delle infrastrutture digitali per lo sviluppo delle smart city?

Le infrastrutture digitali svolgono un ruolo conformativo in ogni progetto legato di sviluppo di smart city. Svolgono un ruolo chiave nel rendere le aree urbane più intelligenti e connesse. Ad esempio, grazie a queste tecnologie, è possibile avere sistemi di trasporto più efficienti che aiutano a evitare il traffico, sensori intelligenti che gestiscono in modo più intelligente l’energia per ridurre gli sprechi, e servizi online che semplificano la nostra vita, come pagamenti digitali e prenotazioni online. Per lo sviluppo delle smart city è necessaria una sapiente combinazione di reti fisse e mobili e sotto questo profilo è importante che la tecnologia utilizzata sia a prova di futuro.

Quali sono i principali Piani del PNRR legati alle infrastrutture digitali?

Nell’ambito del PNRR ed in particolare della Missione 1 – Componente 2- Investimento 3 “Reti ultraveloci”, il Governo italiano ha proposto 5 piani legati al mondo della connettività e delle infrastrutture. Con il Piano Italia 1 giga si intende fornire connettività ad almeno 1 Gbit/s in download e 200 Mbit/s in upload alle unità immobiliari che, a seguito delle attività di mappatura sono risultate non coperte da almeno una rete in grado di fornire velocità di connessione in download pari o superiori a 300 Mbit/s. Il Piano 5G si articola in due interventi. L’intervento c.d. “densificazione” prevede di realizzare nuove stazioni radio base 5G in più di 1.200 aree bianche del Paese mentre l’intervento c.d. “backhauling” prevede di rilegare in fibra ottica oltre 10 mila stazioni radio base esistenti. Il Piano Scuola Connessa – Fase 2 prevede interventi per connettere, con velocità simmetriche di almeno 1 Gbps, quasi 10 mila sedi scolastiche di tutto il territorio italiano. Il Piano Sanità Connessa mira a garantire la connettività con velocità simmetriche di almeno 1 Gbps e fino a 10 Gbps alle strutture del servizio sanitario pubblico, dagli ambulatori agli ospedali, per un totale di circa 12 mila strutture. Ed infine con il Piano Isole Minori si intende portare la connessione internet ultraveloce alle isole minori italiane, prevedendo la progettazione, la fornitura e posa in opera dei cavi sottomarini in fibra ottica e la relativa manutenzione. E’ possibile verificare l’avanzamento dei progetti sulla piattaforma online https://connetti.italia.it.

Quali sono le prospettive future per lo sviluppo delle infrastrutture digitali del Paese?

Il PNRR sta fornendo, insieme agli investimenti privati, un contributo fondamentale per la realizzazione capillare di infrastrutture digitali nel Paese. Per mantenere il passo con i nostri competitor europei sarà necessario investire sul 5G standalone, sull’integrazione e l’utilizzo di tecnologie emergenti e in prospettiva sulla ricerca relativi ai nuovi standard come il 6G.

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