Lo scorso martedì, 3 Marzo 2020 gli studenti ESE del Campus di Roma hanno avuto la possibilità di visitare una delle più famose aziende vinicole situate nel Lazio, “Casale del Giglio”.

I nostri studenti sono stati accolti da Mr. Alessandro Troccoli, la nostra esperta ed elegante guida che ha accolto il nostro gruppo all’ingresso dell’azienda.

Mr. Troccoli ha illustrato agli studenti la lunga storia che ha portato alla fondazione nel 1967 de “Casale del Giglio” ad opera di Dr. Berardino Santarelli. Tutto è iniziato del 1914 quando i fratelli Emidio, Isidoro ed Antonio Santarelli diedero vita all’azienda “Berardino Santarelli & Figli”, che porta il nome de fondatore Berardino, Mercante di Vino. Nel 1924 i tre figli di Berardino si trasferirono a Roma, aprendo il primo “Vini & Olii”- in Piazza Capranica 99, nel cuore della Città, l’unico ancora di proprietà della famiglia e che ha preso il nome de “Collegio”. Nel 1955 il figlio di Emidio, Dino, fonda a Roma la “Santarelli S.p.A.”, dedicandosi all’imbottigliamento dei Vini tipici del Lazio, esportati anche all’estero. Nel 1967 Dino Santarelli, affascinato dall’Agro Pontino, crea “Casale del Giglio”, a Le Ferriere, non lontano dall’antica Città di “Satricum”, in provincia di Latina circa 50 Km a sud di Roma.

Il tour si è poi spostato all’esterno dell’azienda. Mr.  Troccoli ha illustrato perché il Dr. Santarelli scelse la valle dell’Agro Pontino per dar vita alle sue grandi idee. Una terra vicino al mar Tirreno che presenta gli stessi tratti climatici delle altre due maggiori zone, coinvolte nella produzione di vini: la California e l’ Australia. Il terreno Agro Pontino, con i suoi tratti organolettici, ha dato la possibilità di ottenere un grande risultato: il Casale del Giglio offre oggi una gamma di 22 prodotti: sette vini bianchi, un rosè, sette rossi, un vino dolce, tre grappe ed un olio extra vergine.

Casale del Giglio ha raggiunto un’estensione di 200 ettari di vigneti con un sistema di coltivazione a cordone, selezionando quei vitigni che si adattano bene al territorio e producono vino di qualità.
Quindi il signor Troccoli ci ha mostrato, prima di tutto, i gradi fusti di ​acciaio inossidabile dove si svolge la fermentazione del vino. Il vino non cotto viene fatto fermentare in una botte di acciaio inossidabile o altro materiale, che non influisce sul gusto finale del vino.
Poi ci ha portato nella cantina, dove gli studenti hanno capito l’importanza del processo di invecchiamento del vino. Questa fase si svolge in contenitori di legno di quercia, che permettono all’ossigeno di entrare e all’acqua e all’alcool di non evaporare. Mr. Troccoli, ha sottolineato quanto questo processo sia delicato al fine di ottenere tutte le diverse qualità di vini, che Casale del Giglio produce e vende in tutto il mondo.

 

Il nostro tour si è concluso con un momento dedicato alla degustazione del vino. Direttamente dalla produzione del Casale del Giglio, Mr Troccoli ha selezionato tre tipi di vini: uno bianco chiamato Anthium, un rosè chiamato Albiola e un rosso chiamato Matidia.

Mr Troccoli ha spiegato ai nostri studenti il modo giusto e consapevole per apprezzare un vino, annusandone la fragranza, osservandone il colore e ricercando queste sensazioni nel suo sapore.

La European School of Economics di Roma vuole ringraziare Casale del Giglio per questa esperienza unica, e in particolar modo Mr Troccoli che è stato capace di infondere la sua conoscenza ai nostri studenti, in modo professionale.

Questo tipo di attività sono l’occasione per i nostri studenti di capire ed osservare come lavorano i diversi dipartimenti di un’azienda, mostrando loro il business e quanto sia importante raggiungere un’alta qualità di prodotti al fine di poter divenire leader di questo settore.

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