Il 28 ottobre 2022, in occasione del Corso di Alta Formazione in Esperto della Compliance Ambientale organizzato dal Dipartimento di Scienze Giuridiche  della EUROPEAN SCHOOL OF ECONOMICS diretto dal prof. Giuseppe Cassano, si è tenuta la lezione dell’avv. Massimiliano Oggiano –   sul tema Compliance e rischio penale ambientale.

Abbiamo posto alcune domande al relatore.

 1) perché è strategico che un imprenditore si avvalga di un consulente esperto in diritto penale ambientale? 2) in cosa consiste l’attività di compliance svolta dal predetto professionista?

Ogni attività umana è destinata ad incidere in maniera più o meno diretta e più o meno rilevante sull’ambiente e l’attività imprenditoriale (sia essa di carattere agricolo, industriale o di servizi) non si sottrae a questa regola.

Se si considera che il bene ambiente, recentissimamente incluso tra i beni fondamentali tutelati dalla costituzione, viene tutelato mediante la previsione di innumerevoli fattispecie di reato (in parte delittuose) che coinvolgono sia la persona fisica autrice del fatto di reato che l’ente eventualmente responsabile ai sensi del D.Lgs. 231/2001, appare chiara l’importanza della consulenza specifica in tale ambito.

Volendo ricorrere ad un parallelismo si potrebbero evocare le similitudini tra disciplina diretta a tutelare la salute e la sicurezza sul lavoro e disciplina dettata a tutela dell’ambiente.

In entrambi gli ambiti si assiste, da un lato, ad una costante anticipazione del momento punitivo che interviene prima dell’effettiva lesione del bene e, dall’altro, ad un’iperproduzione di regole cautelari dirette a scongiurare, in via preveniva, la lesione del bene giuridico tutelato (salute e sicurezza, da un lato, ambiente dall’altro).

Tale fenomeno, che, in entrambi i settori summenzionati, attinge al sistema sanzionatorio penale, è decisamente insidioso perchè espone l’imprenditore al rischio di involontaria (ma pur sempre punibile) violazione di regole, per lo più astratte e spesso di difficile interpretazione.

L’attività del consulente giuridico in materia penale ambientale diviene, in tale prospettiva, di vitale importanza. Le scelte imprenditoriali, ove prese con piena consapevolezza del panorama giuridico che regola la materia, saranno dunque più oculate e porranno l’azienda al riparo dal rischio, non solo di natura penale, che si lega all’eventuale violazione di una delle innumerevoli norme a tutela dell’ambiente.

A questo punto è doveroso rispondere alla seconda domanda.

Con una terminologia di matrice anglosassone (compliance), ormai dilagante finanche nel settore giuridico, si individua un articolato sistema di monitoraggio, gestione, controllo e implementazione dei processi finalizzato ad evitare uno o più rischi legati alla violazione di norme di legge, regole interne ed altre prescrizioni.

La compliance aziendale nel settore ambientale, in genere racchiusa nella funzione HSE (Healt, safety and Environmental), presente oramai in pressochè tutte le aziende di medie e grandi dimensioni mira a ottimizzare e monitorare tutti i processi aziendali (decisionali, organizzativi ed operativi) affinchè, da un lato, si eviti di incorrere in condotte che, in quanto lesive o anche solo potenzialmente lesive del bene giuridico ambiente, possano rilevare sotto il profilo penale e coinvolgere i vertici aziendali e lo stesso ente e, dall’altro, si implementino costantemente gli strumenti di organizzazione e di controllo ed attraverso il costante aggiornamento si riesca a dare un valore aggiunto all’azienda rispetto ai concorrenti sul mercato.

In tale delicato quadro si muove il professionista esperto in diritto penale dell’ambiente, il quale fornisce indicazioni sul piano normativo, offre soluzioni che possano rendere più performanti e più agili le procedure e soprattutto, in quanto buon conoscitore dei meccanismi di accertamento della responsabilità penale e di quella amministrativa delle persone giuridiche, orienta, in via preventiva, le scelte, anche strategiche, dell’imprenditore.